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Throwback Thursday: “La vita è meravigliosa” di Frank Capra (1943)

Amo il Natale perché è momento di bilanci e riunioni. Soffro di romanticismo e nostalgia, non ci sono molte medicine, lo so, e per aggravare questa condizione amo anche i film di Frank Capra. Ho una vera passione per “La vita è meravigliosa”, con cui passo le mie vigilie di Natale, a lume delle lucine dell’albero e di un presepe un po’ ateo ma florido. Il capolavoro che ispirò (fin troppo) anche “Ritorno al Futuro parte II” e di cui si è recentemente vociferato della terribile idea di fare un sequel, è un film che tutti dovrebbero vedere, ammirare e godere. Tratto da un racconto (“The Greatest Gift”) che Philip Van Doren Stern inviò come biglietto natalizio ai suoi amici e colleghi di Hollywood, capitò nelle mani di Cary Grant, che volle farne un film. Lo propose quindi alla RKO, di cui era “dipendente”, ma alla fine fu prodotto dalla casa di produzione che Capra fondò al ritorno dalla guerra, la Liberty Film (che si esaurì già nel 1952).
“La vita è meravigliosa” è un film che scalda i cuori, che ci invita ad avere fiducia negli altri e ci racconta di come le nostre buone azioni potranno essere ripagate. Una notte di Natale, infatti, tutto cambia per George Bailey, imprenditore e benefattore, marito e padre amorevole, che si ritrova in un mondo dove non è mai nato. Grazie all’aiuto di un angelo “di seconda classe”, Clarence, capirà che la propria fortuna non è il denaro o il successo ma l’amore della propria famiglia e dei propri amici, grazie al quale si può superare ogni difficoltà. Per chi è di lacrima facile, la commozione è assicurata, e chi ha il cuore coriaceo si addolcirà. Un film che fu nominato a cinque oscar e non ne vinse nemmeno uno e dove, come in un sogno di bambini, i fiocchi di neve sono stati creati con cornflackes dipinti di bianco (il film fu girato in estate). Quarantadue campanelle misero le ali ad altrettanti angeli e James Stuart, nel ruolo preferito della sua brillante carriera, si commosse più volte recitando la parte, singhiozzando davvero nella scena del bar. “La vita è meravigliosa” fu l’ultimo film cui si dedicò Joseph Walker, storico direttore della fotografia di Capra (sua anche la fotografia di “Accadde una notte”), che preferì poi dedicarsi alla televisione.
Se siete a caccia degli ultimi doni, regalate questo piccolo grande film, magari a qualcuno che amate, ricordando le parole di Clearance “Caro George, ricorda che nessun uomo è fallito se ha degli amici”.
Il Demente Colombo